Con un po’ di ritardo, vi mostriamo il nostro 25 Aprile. Una giornata in cui abbiamo voluto ricordare che in questo giorno non bisogna solo celebrare la liberazione dal fascismo storico, ma bisogna comprendere la necessità di lottare contro i neo-fascismi imperanti.
Da un paese come l’Italia, oppresso da un amministrazione e un ministro degli interni fascista e dalla presenza di partiti e associazioni neofasciste, è importante ribadire che la lotta antifascista è anche una lotta internazionalista perché il fascismo oggi è regime di molte nazioni, come la Turchia di Erdogan che fa guerra ai territori curdi ( Bakur, Rojava) ed è necessario fare fronte insieme.
Per questo aderiamo alla campagna #riseup4rojava della comune internazionalista del Rojava, da cui abbiamo aspettato risposte prima di pubblicare, che richiama tutti i compagni/e a costituire un fronte internazionale contro il fascismo turco capace di rispondere agli attacchi di regime in Europa, rispondendo con azioni contro gli enti che finanziano Erdogan, contro le pressioni turche nel bloccare i congressi delle comunità curde in Europa e con informazioni alternative ai media di regime, informazione che anche in Italia rischia la censura.
Perciò esprimiamo la nostra solidarietà ai compagni di Torino, colpiti dalla sorveglianza speciale ( legge fascista per la prima volta riapplicata dopo il regime) per aver contribuito alla Rivoluzione Confederale e ai compagni di Bari che, sotto pressione del consolato turco, si sono visti negare un’ iniziativa sul Kurdistan all’ interno degli spazi dell’ università in un paese formalmente democratico.
Giorno 11 maggio siamo anche stati impegnati per il benefit a sostegno delle spese legali del compagno siciliano anche lui colpito da sorveglianza speciale e divieto di dimora da Torino con la Brigata Arditi del Mestolo “Lescassarôles”!
DALLA SICILIA AL KURDISTAN
UNA SOLA RIVOLUZIONE
SOCIALE INTERNAZIONALISTA
per maggiori informazioni: https://riseup4rojava.org/it/home-2/