CHI SIAMO

COMUNICATO D’INTENTI DEL LABORATORIO LIBERTARIO LANDAUER

“Lo stato non è qualcosa che si possa distruggere con una rivoluzione, ma è una condizione, un certo rapporto tra esseri umani, una modalità del comportamento umano: lo distruggiamo stabilendo nuove relazioni, comportandoci in modo diverso.” (Gustav Landauer)

Ci Rivolgiamo a tutti gli individui che vorrebbero costituire e sviluppare un laboratorio politico libertario. Vogliamo sperimentare nuovi rapporti umani per trovare una “cura” rispetto alla distorta messa in pratica degli ideali politici nelle lotte e nelle relazioni sociali. Tutto ciò per cercare possibili rimedi rispetto alle incombenti problematiche di questo critico momento storico.
A nostro parere occorre radicarsi nel territorio e porsi in continuo confronto reale e leale tra compagni, al fine di arginare il dilagante disimpegno politico e sociale. Solo ciò consentirà di individuare e debellare le cause prime che inducono una “delega diffusa”, ormai non più accettabile. Vogliamo invece progettare un’azione organica, che sia l’anteprima del nuovo mondo che vorremmo.
Facciamo appello anche a chi, in vario modo, ha voltato le spalle a questa società borghese ma sente una legittima repulsione per le dinamiche settarie dell’ attuale movimento. A chi, quindi, vorrebbe contribuire alla costruzione del nuovo e alla distruzione del vecchio ma è refrattario rispetto a quelle modalità con cui attualmente viene espresso il dissenso. Esiste infatti un arcipelago di gruppi politici che ancora ripropongono, con miope fierezza, gli stessi errori del passato: o perseguendo una linea “politichese”, “intellettualoide” ed escludente o attestandosi su posizioni egemoniche volte alla spettacolarizzazione di un conflitto autoreferenziale. Entrambi gli atteggiamenti li portano al distacco totale dalla realtà, impedendo la costruzione di quel fronte allargato realmente comunitario e popolare, che gli stessi invece millantano di rappresentare.
Viviamo un’epoca molto difficile in cui si rischia di perdere quasi duecento anni di conquiste sociali. Per cui riteniamo cruciale non lasciarsi confinare in deleteri nichilismi o in inutili gare alla conquista dell’egemonia. Crediamo che l’intervento sociale non debba essere separato dall’azione politica, senza cadere nell’errore di chi fa politica avendo il tabù del sociale e di chi si occupa del sociale ma ha il rigetto della politica, rimanendo marginale nelle lotte.

CHE FARE?

Proponiamo quindi di riorganizzare la presenza attiva con un gruppo di lavoro e di resistenza che metta al centro l’uomo.
Per questo siete invitati a far parte del Laboratorio Libertario Landauer se condividete questi chiari intenti:
– Ricostruire un riferimento politico e sociale a Catania, che possa essere punto d’incontro, di dialogo, di elaborazione e di sintesi tra i vari approcci libertari.
– Creare e sostenere momenti di discussione e studio su specifiche tematiche politiche, sociali e culturali; anche tramite la diffusione di giornali, riviste, opuscoli, libri, ecc…
– Approfondire metodi e pratiche organizzative al fine di stimolare al meglio la partecipazione, salvaguardando individui e comunità nei confronti di ogni gerarchia, strumentalizzazione ed egemonia politica per sviluppare la capacità di generare coinvolgimento popolare.
– Renderci visibili come forza libertaria in città durante gli eventi pubblici e le varie lotte, affermando le nostre posizioni.
– Promuovere la nascita di una rete di mutuo appoggio, basata sui principi dell’autogestione e della cooperazione, che sia da “antidoto” alla crisi e alla guerra tra poveri e dia la possibilità di sperimentare forme concrete di emancipazione dallo sfruttamento.
– Analizzare in maniera approfondita i problemi e le risorse del nostro territorio e della nostra comunità, al fine di accendere la discussione pubblica e di promuovere assemblee e comitati popolari in cui esercitarsi all’autogoverno.
– Costruire una fraterna rete di contatti locali, nazionali e internazionali tra le realtà affini, per il reciproco sostegno dei progetti, la collaborazione e l’unione delle lotte.

PERCHÈ GUSTAV LANDAUER OGGI?

Illustrazione di Gustav Landauer disegnata dall’infaticabile Guglielmo Manenti
Abbiamo scelto di omaggiare Landauer perché riteniamo il suo operato un valido spunto da cui trarre ispirazione per la nostra proposta aggregativa, politica, culturale e soprattutto umana.
Il pensiero e l’agire di Landauer sono oggi un fulgido esempio rispetto al come affrontare le problematiche attuali e riuscire ad unire l’utopia con un gran senso pratico, per sperimentare nel qui ed ora le libertà di quel mondo che tanto vorremmo senza servi né padroni.
Landauer a nostro avviso è stato un grande pioniere nell’iniziare a teorizzare e a mettere in pratica alcuni approcci cruciali che purtroppo, ancor oggi, non sono stati sviluppati. Sempre critico rispetto ad ogni settarismo che generava isolamento, creò concrete situazioni di confronto e sintesi tra le varie correnti socialiste, pur rimanendo un anarchico. Fu un importante promotore di comunità pragmatiche che si basavano sulla cooperazione sociale e l’autogestione al fine di costruire quell’alternativa da poter vivere subito rispetto a sfruttamento e militarismo. La mancanza di tali alternative ha finora creato ogni tipo di deriva, togliendo regolarmente attrattiva alle varie proposte politiche oggi offerte, prive di ogni reale e leale connessione con la complessa natura umana e comunitaria.
Rispetto alla “miope ortodossia” del movimento di ieri e di oggi, il pensiero di Landauer appare eretico quando ci suggerisce di assumerci il compito esistenziale e politico, di lavorare prima su noi stessi per attuare una fondamentale rivoluzione individuale. Senza di essa bisogna riconoscere che è impossibile costruire i giusti rapporti e i percorsi necessari per approdare a “salvifiche” ed avanzate rivoluzioni sociali.
Questo grande uomo col suo esempio, oggi più che mai, ci rammenta come poter costruire un’ alternativa, che sia in grado col tempo di distaccarsi dalle tante ingannevoli dinamiche dell’ oppressivo potere dell’uomo sull’uomo.

“Io vivo una sola volta, ho un’unica possibilità di agire sul mondo in base alla mia volontà, Perché non dovrei impegnare tutto me stesso per la liberazione dell’umanità?” (Gustav Landauer)

Catania – 01/06/2017