UN INDIVIDUO NON È LIBERO SE CURATO MA È CURATO SE LIBERO

Già da prima della costituzione del Laboratorio Libertario Landauer, come individualità ci siamo da anni interessati ad approfondire e a promuovere la spinosa questione antipsichiatrica. Questo mese ricorrono i quarant’anni della legge Basaglia ed abbiamo accolto la proposta di Natale Adornetto (psicologo che da anni si spende generosamente nella divulgazione antipsichiatrica) decidendoci ad organizzare assieme a lui questa iniziativa, coinvolgendo anche Giuseppe Bucalo, che è stato tra quei pochi che in Italia si sono occupati di scrivere interessanti e coraggiosi libri su questo argomento, oltre ad essere presidente dell’associazione Penelope e promotore del Comitato d’Iniziativa Antipsichiatrica.
Abbiamo ritenuto quindi molto utile organizzare un incontro su questo tema perché le varie controversie legate alla psichiatria svelano in maniera cruda i limiti e le derive delle nostre sedicenti democrazie. Inoltre, numerosi anarchici e libertari sono parte attiva di questo movimento antipsichiatrico, oltre ad essere stati purtroppo anche in vari casi vittime della psichiatria, che spesso è stata ed ancora viene utilizzata come forma di repressione politica verso varie forme di dissenso e verso diversi modi di intendere e vivere la propria esistenza. Ancora oggi quasi solo gli addetti del settore, le famiglie e i soggetti colpiti dalla psichiatria conoscono le vere condizioni molto critiche esistenti, e si rischia di far rimanere nell’ombra decenni di abusi e coercizioni specie ora che per la ricorrenza di questo quarantennale viene osannata la legge 180 come una conquista anche tramite studi, articoli, convegni e conferenze in tutta Italia.
Per noi è doveroso quindi rimarcare pubblicamente come la legge Basaglia, nonostante le sincere aspirazioni e i grandi sforzi iniziali, non è riuscita a chiudere in Italia un capitolo così tragico della storia umana. Natale Adornetto e Giuseppe Bucalo in questo incontro ci esporranno gli aspetti tecnici legati agli abusi che la psichiatria ha perpetuato sia prima che dopo la legge 180. Noi come Laboratorio Libertario Landauer faremo una nostra analisi sociale e politica sulla questione. Una società ancora profondamente fondata sul pesante ricatto della coercizione salariale, della competizione e del convenzionalismo assume dei ritmi disumani che non tutti riescono a sostenere, cadendo prima vittima dell’esclusione sociale per poi dopo finire nelle grinfie della psichiatria. Nella nostra analisi ci teniamo a precisare che nella maggior parte dei casi il disagio mentale ha origini dalla disuguaglianza e dall’ingiustizia sociale su cui strutturalmente è illiberalmente organizzata questa società fondata sul “Consuma Produci e Crepa”.
La crisi economica e sociale che sempre più stiamo vivendo non solo fa aumentare questo disagio ma rende più vulnerabili le famiglie e gli organi sociali che potrebbero fornire soccorso dando invece man libera alla sperimentazione di isole di totalitarismo psichiatrico dove l’individuo viene confinato in prigioni chimiche senza possibilità di reale recupero. Noi non confidiamo nelle leggi e nelle istituzioni per arginare il male che loro stesse creano avvalendosi anche di una cultura dominante che invece persino stigmatizza come antisociali e sovversive quelle visioni che potrebbero salvare l’umanità dal baratro. Come Laboratorio Libertario Landauer crediamo fermamente che solo la vera giustizia e la libertà conquistata dal basso con una profonda riorganizzazione sociale può estirpare le cause collettive di questi mali, e nei casi più particolari almeno può permettere un modo migliore e umano di affrontare determinate problematiche. Per far ciò, è fondamentale una critica radicale e libertaria dell’esistente e grazie ad essa trovare un modo di risanare le nostre comunità nel rispetto di ogni individuo, radunando dal basso le forze e risorse necessarie, non per mettere una stampella a questo sistema che produce tanta oppressione e servitù volontaria, ma per costruire collettivamente alternative vere.